La mostra, ospitata nelle sale storiche di Palazzo Salmatoris, comprende manifesti creati da alcuni dei maggiori artisti italiani e internazionali del Novecento.
Nel Novecento il manifesto è un potente mezzo espressivo e di comunicazione. Nei manifesti, gli artisti novecenteschi sperimentano nuovi caratteri di stampa, nuove tecniche e tendenze. ll manifesto in questo periodo è un mezzo democratico, che giunge a un grande numero di osservatori.
La rassegna dei manifesti in mostra si apre con le avanguardie storiche del Novecento come il Cubismo, tocca l'Arte Astratta, l'Informale di Pollock e del Gruppo Cobra, per giungere alla Pop Art di Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg, James Rosenquist.
Una sezione della mostra è dedicata all' Arte Cinetica e Optical con manifesti dall'effetto ipnotico di Bridget Riley, Franco Grignani e Victor Vasarely.
Non mancano in mostra artisti italiani come gli astrattisti Franco Veronesi e Piero Dorazio, l'informale Emilio Vedova e le personalità influenzate dalla cultura Pop: Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli.