Beytna (che significa "la nostra casa") di Omar Rajeh, libanese di nascita e francese d'adozione, si preannuncia come una vera e propria esperienza: quattro danzatori/coreografi (tra cui lo stesso Rajeh) e quattro musicisti si incontrano sul palco davanti a un banchetto. Parlano, bevono, ridono, danzano e preparano il cibo, offrendolo infine agli spettatori che diventano, di fatto, i componenti di una comunità che si è formata nel corso dello spettacolo. Ph: Ibrahim-Dirani