Prende il via il progetto della nuova GAM di Torino. Dalle tre mostre dedicate a Berthe Morisot, Mary Heilmann e Maria Morganti emergono i temi che ispirano il nuovo allestimento delle collezioni permanenti: luce, colore, istante e ritmo. Dopo molti anni, riapre il secondo piano del Museo, grazie a un progetto architettonico che ne ha valorizzato la struttura originaria e gli ambienti inondati dalla luce. In una sezione è allestito il Deposito vivente, in cui il visitatore vive l'esperienza immersiva di un deposito museale. Stefano Arienti, infine, è l'intruso chiamato a scompaginare l'ordine prestabilito del Museo.