Storia di materiali e passioni. Arlindo Sousa Alves e lo scarto come arte: il titolo della mostra personale di questo artista originario di Capo Verde allude alla passione per il riciclo e la rivalorizzazione creativa degli scarti, che riutilizzati e trasformati divengono sculture, dipinti e a volte si avvicinano a oggetti di design.
L'artista contemporaneo Arlindo Sousa Alves è nato nel 1985 sull’isola di Santo Antao, nella Repubblica di Capo Verde in Africa: gli usi e costumi, la natura di quella terra gli hanno ispirato i soggetti e le forme della sua arte. Dalla sua terra, l'artista ha inoltre appreso la capacità virtuosa di riutilizzare i materiali, dando loro nuova vita; ecco allora che tessuti riciclati, chicchi di caffè, elementi metallici di riciclo e perline compongono figure femminili ed elementi naturali, resi con ingegnosa manualità.
Arlindo Sousa Alves vive in Italia dal 2013. La sua mostra inaugurata al Museo Mallé di Dronero è l’esito del progetto «Mallé Talents», che ha avuto origine dalla convenzione siglata con il Mamo Educational Foundation ETS, a cui si è unita l’Accademia Albertina di Torino. Il «Mallé talents» presenterà a scadenza annuale una mostra ispirata a tematiche sociali, promuovendo gli artisti emergenti.
La mostra è sostenuta dalla Regione Piemonte, dal Comune di Dronero e dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
L'esposizione è inoltre un'occasione per visitare le collezioni e gli ambienti del Museo civico Luigi Mallé: una casa museo che comprende le raccolte d'arte dell'insigne storico e critico Luigi Mallé (Torino 1920 – 1979) che fu direttore dei Musei Civici di Torino dal 1966 al 1973.