L'esposizione è la più completa antologica su Carlo Carosso (Asti 1953 – 2007) un valido pittore legato al territorio astigiano, ai suoi miti e ai suoi riti: la vendemmia e la vinificazione, i tartufi, le feste nei borghi e naturalmente il il Palio di Asti (per cui Carosso ha disegnato ben 2 drappi).
L'artista era di padre astigiano e madre greca, dell'isola di Samo: le sue radici greche si riflettono anche nel suo interesse per la mitologia classica e per il pensiero orfico.
Significativa è stata la sua opera come artista grafico, come testimoniano le xilografie acquerellate ispirate al suo incontro col poeta greco Ghiannis Ritsos e le illustrazioni per altri autori come Lèopold Sèdar Senghor, Titos Patrikios ed Edoardo Sanguineti.
La vena figurativa di Carosso si manifesta inoltre nelle ceramiche e nei disegni per le etichette d'autore con le figure di Bacco, che decorano le bottiglie dei vini delle Langhe e del Monferrato.
La mostra, curata dal poeta Francesco Antonio Lepore, è accompagnata da un catalogo con la prima monografia critica che esplora in modo esaustivo l’intera produzione dell’artista.
L'evento rientra nell'ambito della manifestazione enologica "Douja d’Or" ed è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, il Comune di Asti e la Banca di Asti.