Una riscrittura di "Cenci" che attinge a Shelley, Stendhal, Artaud e che rivela gli inquietanti atti del processo contro Beatrice Cenci, giovane nobildonna romana decapitata per parricidio nel 1599 dopo aver subito per anni le violenze di un padre incestuoso e corrotto. Oggi quel "Teatro della crudeltà" ci parla di un mancato rinascimento, in cui la vulnerabilità al patriarcato dominante è un'ombra scura mai cancellata.