Spettacolo ispirato alla fiaba danese di Hans Christian Andersen, che ci aiuta a porre lo sguardo sul concetto di diversità e accettazione di sé e degli altri, sul superamento delle paure. Ci racconta la migrazione e il viaggio che è costretto ad intraprendere colui che viene emarginato e decide di cercare un proprio posto nel mondo. La storia ci aiuta a focalizzare che lessere diverso può rappresentare una ricchezza e che attraverso un processo di trasformazione ci può condurre al compimento della nostra natura in tutta la sua bellezza e originalità. La fuga e il peregrinare del brutto anatroccolo sono un esempio del coraggio possibile che lo spinge a non abbandonare la ricerca di sé stesso, della propria identità e di un proprio posto nel mondo.