Dall’alto dei sui 3131 metri, la 515° Batteria Monte Chaberton, considerata “Invulnerabile”, per quasi quattro decenni, fu una spina al fianco per lo Stato Maggiore dell’esercito francese.Il 21 giugno 1940, messo alla prova, evidenziò i principali difetti di progettazione, di organizzazione la vetustità di un’opera non più in grado di competere nei mutati campi di battaglia.I conferenzieri ripercorreranno il periodo storico intercorso tra la costruzione e la sua distruzione, con il passaggio del testimone alle più moderne opere del Vallo Alpino, assieme alle ricadute economiche nel torinese dei tempi passati proiettato verso il presente. Conferenza con la partecipazione di Mauro MinolaOttavio ZettaFabrizio Coniglio