La mostra comprende una selezione di trenta bozzetti ad acquarello, tempera e china su carta, realizzati tra il 1958 ed il 1971 per la scenografia cinematografica e teatrale dal famoso pittore piemontese Enrico Colombotto Rosso, nato cento anni fa nel 1925. I bozzetti fanno parte del Fondo donato da Colombotto Rosso alla Fondazione Eugenio Guglielminetti nel 2007, per la pluridecennale collaborazione professionale con lo scomparso scenografo astigiano, Nellimmaginazione pittorica di Colombotto Rosso, la realtà e la condizione umana assumono la forza drammatica della quotidianità, della sofferenza e del dolore mediante colori forti e contrasti aspri. Il disegno rigoroso e lessenzialità si rivelano congeniali alla rappresentazione scenografica, alla trasposizione visiva dei personaggi della letteratura teatrale in costumi e fondali scenici, avvolti dalle misteriose luci del palcoscenico. La prima sezione della mostra, dedicata alla scenografia per il cinema, presenta quattordici disegni a china e acquarello su carta eseguiti da Colombotto Rosso nel 1958 per il produttore Dino De Laurentiis nellambizioso progetto cinematografico La Bibbia, con la prima sceneggiatura dei registi Robert Bresson, Orson Welles e Luchino Visconti, che abbandonarono per motivi tecnici la realizzazione, compiuta soltanto nel 1964 da John Huston. La seconda sezione espositiva è dedicata agli allestimenti teatrali. Fra questi allestimenti, troviamo quello per La gallinella acquatica del drammaturgo polacco Stanislaw Witkiewicz che fu rappresentata al Teatro Gobetti di Torino nel 1969, nellinnovativo progetto di teatro della Pura Forma: i bozzetti di costume a tempera su carta rappresentano i personaggi nei colori vivaci dellironica ambientazione espressionista. Di suggestiva efficacia è la singolare interpretazione scenografica de Le jeu du massacre di Eugene Jonesco che Colombotto Rosso, su richiesta del regista Gualtiero Rizzi e consulenza di Gian Renzo Morteo, creò per il Teatro Stabile di Torino nel 1971, dopo le rappresentazioni di Dusseldorf e Parigi: le inquietanti mummie, la Vecchia elegante, la Portinaia sono alcune delle creazioni dei venti episodi ideati. A commento della mostra, la sezione documentaria delinea i riferimenti culturali della pittura fantastica e onirica perseguita a Torino nei decenni Cinquanta-Sessanta, presentando opere grafiche di Filippo De Pisis, Ernst Fuchs, Felice Casorati, Raffaele Ponte Corvo, Giovanni Macciotta, Sergio Albano, Francesca Sirchia Settegrani, opere custodite presso le Collezioni della Fondazione Eugenio Guglielminetti. La mostra Enrico Colombotto Rosso. Realtà fantastica è a cura di Marida Faussone e Giuseppe Orlandi. Lesposizione è promossa dalla Fondazione Eugenio Guglielminetti in collaborazione con Fondazione Asti Musei, Comune di Asti- Assessorato alla Cultura, Provincia di Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Reale Mutua Assicurazioni- Agenzia di Asti e Banca Reale.